Posta in piazza del Carmine, nel cuore del quartiere Brera, la scultura è un dono alla città di Milano. Un richiamo all’antica bellezza greca, evocata attraverso pieni e vuoti che sottolineano la distanza ormai intercorsa tra il loro mondo e il nostro.
L’opera dell’artista polacco Igor Mitoraj realizzata in bronzo, il Grande Toscano raffigura un mezzo busto maschile la cui identità resta ignota, in quanto mutilo nella parte superiore del volto. Il distaccamento e l’atemporalità in cui le sue sculture vivono, ben si coglie da alcuni particolari: bocca serrata, occhi bendati o inesistenti, espressione impassibile ed astratta dei volti (laddove compaiono).
La ricerca dell’armoniosa bellezza promossa dagli antichi viene però rivissuta dall’artista con una lucida astrazione mentale: non è un caso che all’interno dell’apertura nella quale dovrebbe comparire il cuore, sia invece collocata una testa, emblema della mancanza di qualsiasi coinvolgimento emotivo dell’artista nei confronti della riscoperta dell’arte classica.
Oggi, Primo Maggio 2017 è l’ultima giornata di esposizione della suggestiva opera nell’area basilicale degli scavi di Pompei. Questa installazione, per l’imponenza dell’opera e per l’immensità del luogo di esposizione, va oltre il contesto della collocazione milanese, riempiendo lo spazio espositivo con il fragore del suo silenzio.
Il grande toscano, 1981
Piazza del Carmine
Milano e fino ad oggi agli Scavi di Pompei.